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Disturbi del Comportamento

Tra i Disturbi del comportamento possiamo ritrovare:
Disturbo dell’Attenzione/Iperattività (ADHD)
Disturbo Oppositivo Provocatorio (ODD)
Disturbo della Condotta (CD).

Il Disturbo dell’Attenzione/Iperattività si può descrivere come l’ incapacità del bambino nel gestire il proprio comportamento alla richiesta di azioni del mondo circostante. In altre parole il bambino ha difficoltà nel focalizzare l’attenzione su un compito specifico. Il suo mondo è come se fosse ‘disturbato’ da una miriade di input che non gli permettono il normale svolgimento di un compito. È un po’ come quando cerchiamo di leggere un libro e nel mentre veniamo interrotti, va la televisione, ci sono persone vicino a noi che parlano in continuazione...e questo non permette di capire ciò che stiamo leggendo.
Tutto questo crea tensione nel bambino, lo agita, lo rende spesso aggressivo perchè vorrebbe fare ma non riesce. Questo tipo di disturbo viene più frequentemente manifestato durante le ore scolastiche (dove le richieste sono elevate) ma capita anche che questi comportamenti vengano ripetuti tra le mura domestiche rendendo molto difficoltoso il compito del genitore.

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio viene manifestato dal bambino con un atteggiamento di sfida continua soprattutto verso le persone di riferimento (genitori, insegnanti...). Le regole non vengono accettate e il continuo scontro porta inevitabilmente a litigi non solo con gli adulti ma anche con i coetanei. Il bambino ha un comportamento provocatorio, porta rancore ed è vendicativo. La causa della sua cattiva condotta e dei suoi insuccessi è sempre attribuita ad altri.

Il Disturbo della Condotta si manifesta soprattutto negli adolescenti ma a volte inizia anche in giovanissima età. Il ragazzo viola ogni tipo di regola sociale (viene anche definito comportamento antisociale o deliquenziale). Il giovane va molto oltre le ‘normali’ ragazzate caratteristiche dell’età adolescenziale: ruba, inganna e spesso entra nel mondo della droga. Vi è la tendenza a recare danno agli altri e a se stesso. Dietro a questi comportamenti spesso si cela un ragazzo molto insicuro, con un’autostima bassissima e questi atteggiamenti vengono adottati per apparire più forti e sicuri di sè.

Dott.ssa Silvia Modenese

Laurea in psicologia sociale
presso Università degli studi di Trieste

Nata a Lecco, il 01/11/1976

Ordine degli psicologi n° 03/14146

P.I. 03350610139